Dopo un pò di tempo ritorno a scrivere sul nostro blog, per presentare un curioso caso (almeno per me) di ban da parte di Google, dovuto ad una errata configurazione dei DNS del server, che facevano andare i motori di ricerca in Timeout.
Ecco il case history:
Giorno 22 aprile, mi accorgo tramite Analytics di un crollo delle visite, di un mini sito di un cliente vado sul sito e mi trovo PR grigio in tutte le pagine, e il sito che non usciva nemmeno cercandolo con il nome a dominio.
Con il comando site: mi venivano fuori solo 3 pagine, con cache di marzo 2009, il sito dal mio browser e da altri pc lo vedevo tranquillamente.
Chiamo la società che gestisce il sito e l’hosting che mi conferma che loro non hanno e non hanno avuto nessun problema sui server, (dove per altro hanno hostati altri 150 siti), tranne 2 brevi down la settimana precedente.
Controllo i backlink, le varie pagine, ma tutto è nella norma, ma la cosa mi fa pensare, per arrivare ad un ban simile dobbiamo avere fatto proprio incavolare Google, eppure sul sito non ci sono trucchetti, e l’attività di promozione è stata sempre pulitissima diciamo tranquillamente White Hat.
Penso ad un problema temporaneo di Google, (in passato mi sono capitati altri brevissimi episodi simili) magari è passato sul sito nel momento in  non era perfettamente raggiungibile, quindi mi armo di pazienza, cerco di rassicurare il cliente, (giustamente dato che questo è il periodo in cui vende di più) e aspetto i soliti 5/7 giorni.
Intanto inserisco il sito nel mio Webmaster Tools di Google , (ahimè uno dei pochi siti che non avevo inserito nel pannello Google, per la mancanza dei dati di accesso)   chiedo al webmaster di inserirmi il codice di verifica (me lo inserirà dopo 3 giorni)
Il 27 aprile la situazione è la stessa, sito sparito, PR grigio,  verifico il sito dal WT di Google , ma la verifica fallisce perchè viene fuori un errore â€Â DNS and server errors and timeouts“,    quindi il caro nostro motore di ricerca non riesce ad accedere al sito,  quale potrebbero essere i motivi? me ne vengono in mente 3:
- Problema temporaneo di non raggiungibilità , ( ma mi cominciano a suonare strane tutte queste “temporaneità â€);
- Problemi del Firewall del server che blocca gli Ip di Google? (la società di hosting mi assicura che non hanno queste impostazioni) ;
- Dns del server mal funzionanti e non permettono a Ip esteri di non accedere, ipotesi presto controllabile, uso un servizio di proxy anonimo , faccio finta di essere negli USA e sorpresa sopresa, il browser mi rimane per un po in attesa e dopo mi da errore;
Contatto nuovamente la società che gestisce sito e hosting,  che dice di non aver notato nulla di strano, ma che controlla e mi fa sapere.
Il 29 Aprile mi contatta la società di hosting, e mi dice che hanno traferito i siti su un nuovo server, perchè si sono accorti che i DNS, per motivi che non mi hanno voluto spiegare, avevano grossi problemi con ip provenienti da USA e da altre parti del mondo, uhm che il problema siano davvero i dns?
Provo a fare, finalmente, la verifica del sito nel GWT, e questa volta va, ma mi trovo una bella sfilza di URL non raggiungibili o che hanno errori (Problema con il DNS , Robots.txt non raggiungibile), ecco quello che secondo me è la conferma del problema reale del ban.
Faccio subito la reinclusione su Google, spiegando quello che secondo me è stato il problema, e finalmente il 7 Maggio vedo le prime pagine del sito riapparire nelle SERP, con grande gioia mia, ma soprattutto del cliente…
Conclusioni
Questa penalizzazione mi ha dato un ulteriore conferma (semmai ne avessi bisogno) che il Webmaster Tools di Google è importantissimo, avessi avuto il sito del cliente inserito, sarebbe stato probabilmente molto piu semplice scoprire la natura del problema.